Notizie Dieter Froelich
Großes Gewölk [Bamberg] und weitere notwendige Plastik

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Unter diesem Titel zeigt der in Hannover ansässige Plastiker Dieter Froelich vom 10. April
bis zum 15. Mai 2024 seine Plastiken in der Marktkirche Hannover.

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Die Werkgruppe »Großes Gewölk« entstand 2021/22 während eines einjährigen Stipendienaufenthaltes im Internationalen Künstlerhaus Villa Concordia in Bamberg. Zu diesen Plastiken angeregt wurde Froelich durch die seinem dortigen Atelier gegenüber liegende gotische Kirche »Unsere Liebe Frau«, deren Innenraum Anfang des 18. Jahrhunderts barock überformt wurde. Speziell für die Ausstellung in der Marktkirche erweiterte Froelich die Werkgruppe um zwei Plastiken. Anhand der ausgestellten Arbeiten lässt sich das generelle Wesen des Froelich'schen Werkes gut verdeutlichen: immer wieder zeigt er uns Dinge, die bereits in irgendeiner Form vorhanden sind. Wir meinen diese Dinge zu kennen und doch entwickelt sich durch Froelichs plastischen und ideellen Nachvollzug eine über das Ding hinausgehende, neue und andersartige Wesenheit.

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Die Dr. Christiane Hackerodt Kunst- und Kulturstiftung fördert die Ausstellung.

L'artista Heike Gallmeier con la sua opera "Selbst im Grün" del 2010
La presentazione del volume si terrà venerdì 12 dicembre 2025 a Berlino
Siete cordialmente invitati alla presentazione del libro della casa editrice permanent Verlag venerdì 12 dicembre 2025 alle ore 19:00 nel foyer del K77 nella Kastanienallee 77, Prenzlauer Berg a Berlino: Heike Gallmeier, Selbst im Grün, Berlino 2025

"Come si pone un'artista figurativa nei confronti della tradizione pittorica quando fa riferimento ai capolavori della storia dell'arte? Questa domanda sorge spontanea guardando le fotografie e le installazioni della pittrice e scultrice berlinese Heike Gallmeier, che si occupa delle figure femminili del Rinascimento veneziano. Non si tratta solo della dipendenza formale e contenutistica dall'originale, ma anche della personificazione della figura femminile da parte dell'artista stessa. Infatti, nell'immagine storica a cui fa riferimento, lei incarna l'autonomia socioculturale di una donna adulta, istruita e indipendente del XXI secolo. Prestando alle figure non solo il proprio corpo, ma anche il proprio portamento e il proprio atteggiamento, l'artista ne mette in discussione il ruolo. Heike Gallmeier agisce così come mediatrice tra epoche diverse in contesti religiosi diversi, ad esempio come figura dell'Antico Testamento (secondo Jacopo Tintoretto), Madre di Dio (secondo Giovanni Bellini) o martire (secondo Vittore Carpaccio).Diverso è il caso dell'opera "Selbst im Grün" (Anche nel verde) del 2010, che si basa su un enigmatico dipinto la cui protagonista femminile non è stata identificata. La famosa La Tempesta di Giorgio da Castelfranco, detto Giorgione (1477/78-1510), si trova oggi nella Gallerie dellʼAccademia di Venezia."

Estratto da Petra Schaefer: Heike Gallmeier: Selbst sein, 2025

La pubblicazione esamina l'opera di Heike Gallmeier nel contesto dell'elaborazione contemporanea della tela del Giorgione in confronto, tra gli altri, alle opere di Thomas Zitzwitz, Manuel Gualandi, ANAGOOR e Peggy Milleville.

A cura di Petra Schaefer – Centro Studi Tedesco di Venezia
Grafica di Andreas Koch – permanent Verlag, Berlino
Copyright Heike Gallmeier, Berlino

Ringraziamo per il sostegno
Dr. Christiane Hackerodt – Fondazione per l'arte e la cultura Dr. Christiane Hackerodt
PD Dr. Richard Erkens – Centro Tedesco di Studi Veneziani

Un sentito ringraziamento a Domenico Stanziani e Peggy Milleville per la serie di mostre Strange, che nel 2024 ha riunito a Venezia alcuni degli artisti qui discussi.
Rollbild Nikka Tanaka
Dalla Collezione
DOPPEL two opere della Collezione Sperling e, in prestito dalla Fondazione Dr. Hackerodt, il rotolo dipinto Chimaki di Nikka Tanaka.

Nella sua mostra, kunstraum friesenstrasse esplora le duplicazioni artistiche e il gioco con l'identità che si manifestano in ripetizioni, accoppiamenti, relazioni gemellari, controparti, dittici, repliche, duplicati o metà. Aperto fino al 15 febbraio 2026, dal venerdì alla domenica dalle 16:00 alle 19:00.

Leiko Ikemura: Liegende in dunkelgelb
Novità nella collezione
Con un linguaggio visivo semplice e poetico, Leiko Ikemura, artista nata in Giappone e ora residente e attiva in Germania, combina motivi e tradizioni europei e asiatici. I suoi motivi si collocano tra la natura e la sfera creata dall'uomo. Le sue figure femminili si presentano In Between: sensibili, attente, delicate eppure decise negli spazi intermedi e ai confini dell'esistenza umana. L'opera completa la collezione della Fondazione, dedicata tra l'altro al dialogo tra Oriente e Occidente, Asia ed Europa.
James Turrell: totus intus - totus foris
La più grande opera d'arte luminosa dell'artista in Europa ad Hannover
Nel 2026, lo Sprengel Museum di Hannover sarà ampliato con una spettacolare installazione luminosa del famoso artista statunitense James Turrell. Nel giardino delle sculture del museo verrà creato uno Sky Space, un'opera sviluppata appositamente per questo spazio all'aperto: TOTUS INTUS, TOTUS FORIS - TOTALMENTE DENTRO, TOTALMENTE FUORI

La proposta di Turrell trasforma il cortile del museo in un'opera d'arte totale che integra le sculture e il paesaggio architettonico in un coinvolgente paesaggio di luce.
STRANGE-.-Neonskulptur-(2024)-.-Martin-Daske-und-Peggy-Milleville
Martin Daske und Peggy Milleville
Collaterale alla biennale d'arte.
 Barbara-Klemm-Die-Kuenstlerin-Sophie-Schmidt-im-Palazzo-Barbarigo-della-Terrazza-in-Venedig-im-Dezember-2022-1920-1080
Di Karen Krüger
F.A.Z., 15.05.2023, pagina culturale: Inaugurato oltre cinquant’anni fa come luogo di incontro del mondo culturale e accademico italiano e tedesco: di cosa si occupa oggi il Centro Tedesco di Studi Veneziani?
Aktuelles-7
La notevole collezione di arte della Fondazione ruota attorno all’idea di contemplazione e meditazione nell’arte contemporanea. Nel 2019 la collezione della Fondazione è stata esposta nel Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona, nel 2021 nell’ambito della mostra Vuoto e forma nel Museo del Duomo di Hildesheim e nel 2024 sarà visitabile nell’Osthaus Museum di Hagen.